giovedì 1 ottobre 2009

Il popolo dei Sumeri


Nella pianura che corrisponde all'attuale Iraq, due grandi fiumi, il Tigri e l'Eufrate, scorrono quasi paralleli tra loro per poi gettarsi nel Golfo Persico.
Questa regione venne chiamata Mesopotamia, che vuol dire "terra in mezzo ai fiumi".
Il Tigri e l'Eufrate nascono nelle montagne dell'Armenia, dove le nevicate sono abbondanti.
In primavera il disgelo provoca l'innalzamento delle acque, che inondano le terre circostanti, depositandovi fango fertile.
E' dunque naturale che sulle rive di questi fiumi, nel Neolitico, siano sorti villaggi di agricoltori.
La prima civiltà mesopotamica fu creata, intorno al 3500 a.C.,dai Sumeri, un popolo che stabilì nella Mesopotamia del Sud, detta anche Terra di Sumer.
Le inondazioni che rendevano fertili i terreni, potevano anche essere troppo violente e arrecare danni ai campi e ai villaggi.
I Sumeri iniziarono allora a costruire argini per impedire inondazioni disastrose e a scavare canali per irrigare le terre più lontane dai fiumi.
Si trattava di lavori imponenti che non potevano essere svolti da singole persone.
Ci volevano dei capi che coordinassero il lavoro di tutti e fornissero agli operai i mezzi per lavorare e per vivere.
Furono i sacerdoti del tempio che si assunsero il compito di governare la città.
Essi ordinavano i lavori necessari all'agricoltura, amministravano la giustizia e riscuotevano le tasse.
In seguito, uno dei sacerdoti divenne il re della città, con il compito di comandare l'esercito.
Le città sumere sono il primo esempio di organizzazione statale della storia.
Con il tempo le città-stato si ingrandirono e si dotarono di mura per difendersi dalle città rivali e dalle tribù nomadi che, intorno al 2000 a.C., conquistarono le città sumere ponendo fine alla loro indipendenza.
I Sumeri erano un popolo di agricoltori la cui prosperità dipendeva dagli elementi naturali.
Essi pensavano che la terra, l'acqua, il sole fossero potenti divinità in grado di garantire la felicità degli uomini, ma anche di causare rovina e distruzione.
Era quindi necessario ingraziarsi gli dei celebrandoli con grandi feste e sacrifici di animali.
In una società in cui la religione era così importante, era dunque naturale che i sacerdoti avessero compiti di governo.
Il luogo dove si svolgevano le cerimonie religiose era la ziggurat, un imponente edificio formato da diverse terrazze sovrapposte.
Il tempio vero e proprio era un posto sulla sommità per facilitare la comunicazione con gli dei.
Nella ziggurat si trovavano anche i magazzini dove venivano conservate le scorte di cibo della città.